A Veysonnaz grande Italia nello snowboardcross: vittoria per Moioli/Brutto, Coppa a Visintin/Perathoner
Si chiude con una bella vittoria italiana la stagione della Coppa del mondo di snowboard a Veysonnaz, in Svizzera, su una pista da sempre favorevole agli azzurri.
Ma andiamo con ordine, iniziando da Raffaella Brutto e Michela Moioli che hanno ottenuto il successo nella prova a squadre di snowboardcross femminile, aggiudicandosi la big final davanti alla Francia di Nelly Moenne Loccoz e Chloe Trespeuch e al Canada di Carle Brenneman e Tess Critchlow. Si tratta del secondo trionfo in questa specialità per la valdostana e la bergamasca dopo quello ottenuto a Montafon nel dicembre 2013, che si aggiunge al secondo posto conquistato sempre a Montafon nello scorso mese di dicembre e al terzo di Solitude, in gennaio, per tre podi in altrettante gare di specialità. Il piazzamento consente all’Italia di chiudere al secondo posto la classifica per nazioni con 2400 punti, dietro alla Francia con 2600.
Nella gara maschile erano in pista Omar Visintin ed Emanuel Perathoner. I due altoatesini sono usciti nel corso della semifinale ma con il nono posto di giornata hanno conquistato i punti sufficienti per vincere la classifica per nazioni con 3090 punti davanti all’Austria con 2900, cui non è bastato ottenere la vittoria in questa occasione davanti a Stati Uniti e Canada per rovesciare la situazione.
Con questa prova si è chiusa anche la classifica generale a squadre, che tiene conto dei risultati nelle otto discipline dello snowboard, con il titolo agli Stati Uniti con 36946 punti davanti all’Austria con 29816, terza l’Italia con 25704 grazie a ben 18 podi che rappresentano il miglior bottino in termini numerici di sempre.
Sembra un riconoscimento superfluo, in realtà questo testimonia quanto sia cresciuto lo snowboard italiano negli ultimi anni, sotto la direzione tecnica di Cesare Pisoni, dove allenatori, skimen e ovviamente snowboarder, hanno fatto un grande lavoro di gruppo portando lo snowboard azzurro ai vertici mondiali, rispettato e temuto, a livello sportivo, dalle grandi nazioni di questo sport.